Si applica il metodo di scambio di repliche (REM) ad una simulazione MD. Il metodo adottato è lo ``Hamiltonian Replica Exchange'': le varie repliche, invece di avere temperatura crescente, hanno potenziale scalato di un fattore decrescente. Il risultato è lo stesso, ma così
I dati aggiuntivi necessari per una simulazione MD-REM sono:
Si deve usare la versione parallela di ORAC (ad es. orac-p) e gestire l'esecuzione parallela con MPI
[frame=single,label=mpd.hosts] nd21 nd22 nd23 nd24 nd25 nd26 nd27 nd28
#> mpdboot -n 8
[frame=single,label=rem-cold.in] &REM SETUP 0.75 1 REMSTEP 100. PRINT 100000. &END ...
Nella riga SETUP si specifica soltanto il valore minimo del
fattore di scala del potenziale (); i fattori sono scalati
in modo uniforme nell'intevallo
Con valori dell'ultimo parametro i fattori sono letti dal
file REM.set (
), oppure ricavati da un restart (
).
Si possono anche specificare diversi fattori di scala per diverse porzioni del potenziale:
[frame=single,label=rem-cold.in] &REM SETUP 1.0 0.01 0.5 1 REMSTEP 100. PRINT 100000. &END ...
in questo esempio si sono applicati fattori di scala minimi di
(niente scalatura),
, e
, rispettivamente, alle tre porzioni
di potenziale. Una scalatura sulle torsioni molto maggiore di quella
sul potenziale non bonded è efficiente in sistemi di cui si
studi la stabilità conformazionale in soluzione.
Per lanciare il programma con 32 repliche:
#> mpiexec -n 32 orac-p < rem-cold.in
Per proseguire un run precedente, oltre al normale input per un restart (nei blocchi &RUN e &INOUT) va modificato anche il blocco &REM specificando che si tratta di un restart:
[frame=single,label=rem-warm.in,commandchars=\\\{\}] &REM SETUP 0.75 \bf{0} ... &END ... &RUN CONTROL 1 ... &END &INOUT RESTART read ... END &END