L'entropia di un sistema è spesso identificata con il suo "disordine", e la sua tendenza ad aumentare, espressa dal secondo principio della termodinamica, con una tendenza della natura verso il disordine. Questa definizione, che ha il pregio di essere intuitiva e di carattere generale, non è però del tutto corretta se non si chiarisce cosa si intende per "disordine". Ci sono trasformazioni in cui l'entropia aumenta anche se intuitivamente si percepirebbe un aumento dell'ordine: ad esempio, la cristallizzazione di un liquido. Questo è il motivo per cui molti autori preferiscono associare l'entropia con altri concetti, come il "grado di dispersione dell'energia", piuttosto che con il disordine.
Il significato di questa differenza può essere compreso con una serie di esempi chimico-fisici.
In conclusione si vede che l'entropia dei sistemi isolati aumenta non per un'(inquietante) tendenza dell'universo verso il disordine, ma per una (lapalissiana) tendenza verso stati più probabili; dove "più probabili" significa "a cui corrisponde un maggior numero di stati microscopici".